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domenica 23 settembre 2012

VALDÉS ACCIUFFA LA FIORENTINA AL 93': 1-1

Viola beffata in un finale incandescente a Parma: tre rigori, di cui due parati. Viviano dice no a Valdés, Mirante fa altrettanto con Jovetic ma al 93' è il cileno a battere proprio dagli 11 metri la sua ex squadra. (foto AP/LaPresse)

Era tutto fatto. La Fiorentina si era portata in vantaggio in un primo tempo sonnacchioso e stava gestendo le forze in vista dell’impegno infrasettimanale contro la Juventus. Il Parma ci stava provando, ma nulla più. Poi è successo qualcosa. Un rigore ingenuo concesso da Roncaglia, proprio l’autore del gol del vantaggio, non basta ai crociati per pareggiarla. Eppure emotivamente cambia qualcosa, si accende la scintilla. E così ne nasce un finale incandescente. Concluso dal terzo rigore della serata, quello trasformato da Valdés per l’1-1 siglato al 93’. La Fiorentina se ne va dall’Emilia con il retrogusto amarognolo della beffa, quando i tre punti e la vetta temporanea sembravano scritti. Il Parma si rialza incredulo proprio quando in dieci e con un rigore concesso all’87’ sembrava avere la testa sott’acqua.

ZACCARDO KO, SEFEROVIC TITOLARE - Roberto Donadoni, ai due infortunati della vigilia (Santacroce e Biabiany) aggiunge in extremis Zaccardo, bloccatosi nella rifinitura e spedito direttamente in tribuna. Al suo posto, nel tradizionale 3-5-2, fa il suo debutto in maglia crociata l’ex cesenate Benalouane. Rispetto all’undici di Napoli, fa il suo rientro dal primo minuto Pabòn, inserito come spalla di Belfodil al posto di Ninis. Il greco va in panchina al pari degli ex Marchionni e Amauri. Vincenzo Montella, che ha ancora fuori Aquilani, conferma il 3-5-2 con un paio di novità. A centrocampo Cassani si sposta sulla fascia sinistra come nel finale contro il Catania, mentre l’esterno destro è Cuadrado. In mediana spazio a Fernandez con Pizarro e Borja Valero. La grande sorpresa, però, è il compagno di reparto di Jovetic. Non Ljajic e nemmeno Toni, ma il giovane Seferovic.

RONCAGLIA LA SBLOCCA ALLA GRANDE - Partita dai centrocampi fini al Tardini. Tanti piedi buoni, tanto possesso palla e tante azioni elaborate. Ma già dopo qualche minuto si capisce che la Viola ha più profondità rispetto al Parma, che gli ospiti sono più pungenti, anche per via di un Jovetic tirato a lucido che da solo tiene in apprensione la fallosa difesa di casa. A sbloccarla, però, è un centrale difensivo con i fiocchi come Roncaglia, che al 20’ fa esplodere la folta tifoseria gigliata con una botta dai 25 metri che sorprende Mirante. La prima occasione del match, una delle poche del primo tempo. Anche perché gli uomini di Donadoni faticano a reagire e quando lo fanno è soltanto con un altro difensore, l’ex Lucarelli, che al 29’ stampa sul palo un corner dalla destra di Pabon. L’unica chance del Parma, che rischia ancora sempre su Roncaglia, abile a sfiorare una punizione dalla destra e spaventare Mirante al 34’ colpendo un altro legno pieno. Tutto il resto è una faticosa reazione del Parma, che non sfonda mai. E tanto possesso palla organizzato della Fiorentina, che respira e chiude il primo tempo senza affanni.

FINALE CLAMOROSO: VALDES PAREGGIA AL 93’ - La ripresa scivola via veloce sugli equilibri consolidati nel primo tempo. Fernandez sfiora subito il raddoppio con una punizione al bacio che esce di un nulla, il Parma non sfonda mai. Ma al 55’ arriva la svolta. Roncaglia atterra ingenuamente Pabon che aveva arpionato un pallone vagante in area, ma era spalle alla porta. È rigore. Dal dischetto va Valdés e Viviano para una conclusione molle del cileno. Potrebbe essere la mazzata definitiva, ma il Parma si sveglia proprio qui, punto sull’orgoglio. Montella leva un buon Fernandez per mettere Romulo e giocarsela in contropiede (60’), mentre Donadoni risponde con un doppio cambio in attacco. Fuori Pabon e Belfodil, dentro Palladino e il grande ex Amauri (66’). Il pubblico di casa non gradisce l’uscita del francese e fischia profeticamente perché la partita di Palladino dura tre minuti esatti, giusto il tempo di passare male di tacco e farsi male all’inguine. Al suo posto entra Ninis e i crociati vanno all’assedio nonostante l’ingresso di Toni per Seferovic nelle fila viola. La Viola gioca tutto sul contropiede e all’87’ proprio così nasce la chance per il raddoppio. Cassani scatta in solitaria e Rosi lo atterra, calcio di rigore ed espulsione per l’esterno crociato. Dal dischetto va Jovetic, che non angola e se lo fa parare da Mirante (secondo penalty intercettato su tre in questo avvio di stagione). Finita qui? Neanche a farlo apposta. Il Parma si rituffa in avanti, sfiora il pareggio con un colpo di testa potente di Amauri allo scadere. E, al 91’, ha il regalino di Toni, che ingenuamente trattiene un pallone di mano in area. Altro rigore, ma stavolta Valdés non sbaglia: 1-1 in extremis e mezza beffa per la Fiorentina.

VIOLA INGENUA, PARMA FORTUNATO – Seconda trasferta e seconda delusione per gli uomini di Montella. In proporzione, però, il pareggio del Tardini fa ancora più male del ko del San Paolo. Perché questa volta era fatta ed era anche meritata. I punti in classifica diventano 7, ma sarebbero potuti essere 9 proprio in vista dello scontro più importante con la Juventus. Chissà che proprio la testa al big-match non abbia levato qualcosa agli uomini di Montella. Fortunato il Parma, brutto e poco preciso per un’ora buona, svegliato dall’ingresso di Amauri. Sarà questa la tanto attesa svolta nella stagione crociata?

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