Translate

giovedì 15 maggio 2014

MONDOSPORTLIVE

Ragazzi ci siamo spostati su un altro sito si chiama MONDOSPORTLIVE
sempre piú aggiornati per darvi qualsiasi notizia riguardante lo sport! http://www.mondosportlive.blogspot.it

sabato 2 novembre 2013

Nuovo Canale YouTube:Video Divertentissimi

Visitate Fra&TiaTV il mio nuovo canale youtube
http://m.youtube.com/watch?v=Cu2K2HfsBQM&feature=c4-feed-u

martedì 28 maggio 2013

I Trasferimenti Più Costosi Nella Storia Della Serie A


Il trasferimento più costoso della storia è quello che ha portato CR7  al Real Madrid,questo si sa. E' risaputo anche che noi italiani non possiamo competere con le spese folli delle potenze estere,guidate da sceicchi plurimiliardari. Ma i trasferimenti più onerosi nella storia della Serie A quali sono stati?Qui sotto vi riportiamo la classifica dei 10 acquisti più esosi effettuati nella storia del calcio nostrano.

10 Gabriel Omar Batistuta (Roma 32,5 mln):L'attaccante argentino, prelevato dalla Fiorentina per 32,5 milioni di euro arriva nella capitale sponda giallorossa,nel 2000. I soldi spesi vengono ripagati, infatti con la maglia giallorossa realizza 20 gol in 60 presenze e conquista uno scudetto.

9 Hernan Jorge Crespo (Inter 36 mln): La società nerazzurra, incantata dalle sue prestazioni con la maglia biancoceleste, utilizza argomenti convincenti per portarlo a Milano. Costo dell'operazione ben 36 milioni di euro. In nerazzurro realizza 7 reti in 18 presenze (almeno in questa sua prima esperienza nerazzurra, poiché poi in totale saranno 144 con 44 gol).


8 Liliam Thuram (Juventus 36,5 mln): Il difensore più pagato della storia della serie A è il francese. La Juventus sborsa la bellezza di 36,5 milioni per portarlo sotto la Mole nel 2001. Con la squadra bianconera colleziona ben 193 presenze, e anche due gol.

7 Filippo Inzaghi (Milan 37 mln): Stagione 2001, il Milan non bada a spese per prelevare dalla Juventus il bomber azzurro. Un acquisto più che azzeccato, visto che in rossonero Superpippo totalizza 300 presenze e 126 reti, vincendo tutto. 37 milioni ben spesi.

6 Pavel Nedved (Juventus 41,2 mln): Ancora protagonista la Juventus, che nel 2001 mette sul 

piatto 41,2 milioni per strappare il ceco alla Lazio. Acquisto che definire azzeccato è poco. Nedved, infatti, diventa bandiera della Juve e con la Vecchia Signora conquista anche il Pallone d'oro. Le presenze sono 309, e le reti 64.

5 Manuel Rui Costa (Milan 42 mln): 2001 anno di grandi spese. Oltre a Inzaghi, infatti, il Milan porta a Milano anche Rui Costa, spendendo 42 milioni di euro per strapparlo alla Fiorentina. Rui Costa diventa uno dei giocatori cardine del Milan vincente di Ancelotti, segnando sette gol in 173 presenze.

4 Christian Vieri (Inter 45 mln): L'Inter con 45 milioni di euro lo preleva alla Lazio nel 1999. Rimane in nerazzurro fino al 2005 scendendo in campo 135 volte e gonfiando la rete 86 volte. Una media incredibile.

3 Gaizka Mendieta (Lazio 48 mln): 48 milioni per prelevarlo dal Valencia. Doveva essere il sostituto di Nedved, ma si rivela un vero flop. Con la maglia della Lazio totalizza 26 presenze, senza trovare mai la via del gol. Forse l'unico vero flop di questa nostra classifica.

2 Gianluigi Buffon(Juventus 54,2 mln): Per strappare il portiere della nazionale al Parma la Juventus mette sul piatto ben 54,2 milioni di euro. Anche in questo caso possiamo parlare di soldi spesi più che bene. Buffon, infatti, veste ancora la maglia bianconera e dopo l'addio di Del Piero ne è diventato il capitano. Finora ha collezionato più di 400 presenze in bianconero.

1 Hernan Jorge Crespo (Lazio 55 mln): Ancora Crespo, che oltre al nono posto si prende anche il primo. La Lazio, infatti, per portarlo a Roma spese ben 55 milioni di euro, appunto il trasferimento più costoso della storia della serie A. In biancoceleste segna 48 reti in 72 presenze, prima di essere ceduto all'Inter.

lunedì 21 gennaio 2013

COVER NAPOLI IPHONE,PRIMA PAGINA DELLA GAZZETTA DEL 20 MAGGIO 2012

In vendita la cover che celebra la vittoria in coppa Italia da parte del Napoli.


COLPO JUVE : A GIUGNO ARRIVA LLORENTE!!

Il direttore generale juventino ha trovato l'accordo con il giocatore che si trasferirà a Torino in estate. Telenovela finita quella per la punta classe '85 seguita dai bianconeri già dalla scorsa sessione di mercato, ed addio quindi a Lisandro López e Drogba. Poi una parola anche su Cavani: "Cavani? Irraggiungibile, per tutti".

Dichiarazioni che sanno di ufficialità quelle di Marotta che annuncia l’accordo con l’attaccante Llorente. Finalmente conclusa la trattativa per la punta classe ’85 in forza all’Athletic ma messo ai margini della rosa in questa prima parte di stagione da Bielsa visto che lo stesso attaccante non aveva voluto firmare il rinnovo di contratto in estate con il club basco.

Il giocatore arriverà così a Torino con un signor ingaggio (4,5 milioni lordi annui), ma Llorente vestirà i colori bianconeri solo da Luglio aspettando la naturale scadenza del contratto con la squadra di Bilbao. All’emittente radiofonica “Radio 24” il direttore generale della Juventus esprime tutta la sua soddisfazione per l’imminente arrivo dell’internazionale spagnolo: “E’ un giocatore in scadenza di contratto, a lui ci siamo interessati da tempo coinvolgendo anche l’Athletic nella trattativa. Sono fiducioso ed ottimista per chiudere e definire tutto in breve tempo, ma il ragazzo verrà in estate dopo che sarà scaduto il suo contratto”.

Finalmente accordo raggiunto (o quasi) per l’attaccante spagnolo, con la Juventus che saluta definitivamente le pretese di Aulas per Lisandro López ed i dubbi di Didier Drogba che dopo un mese di trattative non era ancora riuscito a dare una risposta definitiva al club di “Corso Galileo Ferraris”. Marotta inoltre spiega eventuali mosse da operare entro la fine del mese, mosse che per ora vengono ritenute superflue per l’ambiente bianconero: “Arrivi a Gennaio? Stiamo valutando le possibilità per migliorare un gruppo che ha vinto lo Scudetto, qualora dovessero esistere”.

Il dg bianconero si lascia scappare qualche parola su Cavani che in estate era stato accostato al club piemontese: “Cavani? È un super campione, un top player che sa finalizzare in qualsiasi modo ma è imprendibile per noi e per qualsiasi squadra italiana. È un affare per arabi e russi".

Marotta ha poi parlato delle avversarie nella lotta scudetto: "Napoli e Lazio sono due belle realtà. Il Napoli è una squadra costruita nel tempo, modellata egregiamente da Mazzarri e gioca un calcio molto bello a vedersi. La Lazio è molto organizzata e cinica".

Dopo la doppietta all'Udinese è scoppiata la Pogba-mania in casa Juventus. "Garantisco per lui, è un ragazzo perbene. È un talento che ora deve confermarsi. Pogba sta facendo vedere di che pasta è fatto e adesso deve capire dal punto di vista psicologico che è destinato ad essere un protagonista" ha concluso Marotta.

mercoledì 28 novembre 2012

F1: ALONSO CAMPIONE?

Il mondiale non è ancora finito. Forse. Un video conferma almeno due sorpassi del campione del mondo Sebastian Vettel in regime di bandiere gialle in pista. Il tedesco avrebbe superato De la Rosa, Kobayashi e Vergne in situazioni abbastanza al limite. La Red Bull rischia 20” di penalizzazione

C’è uno strano silenzio attorno ai fatti del Brasile, a quelle bandiere gialle sbandierate, a quei segnali inviati al pilota (Vettel) e quei sorpassi, tre, al limite del regolamento. Ne parlano tutti e non ne parla nessuno. Eppure le cose sembrano essere chiare: c’è più di un video, ci sono spie accese nel volante del tre volte campione del mondo, ci sono accelerate e sorpassi vietati. Semplice dire, per un esperto e addetto ai lavori, se Vettel ha in effetti commesso irregolarità o meno. Il silenzio più inspiegabile e assordante arriva, per il momento, da Maranello. È vero, la Scuderia ha tempo fino a venerdì per impugnare il risultato della gara, ma la mancanza di una vera e propria presa di posizione, a oltre 48 ore dal Gran Premio di Interlagos, proprio in questo momento in cui sto scrivendo, sorprende. Fernando Alonso, vice campione del mondo proprio a causa di questi sorpassi, lancia una frecciatina attraverso il suo contatto Twitter: “Faccio della legge corretta e rispettata il mio miracolo”, il Cavallino Rampante, forse, sta analizzando le immagini e riflettendo sul miglior modo di comportarsi.

Sono tre i sorpassi incriminati. Nel primo Sebastian Vettel si sbarazza della HRT di Pedro de la Rosa appena pochi metri prima dell’ingresso nella zona sottoposta a regime di bandiera gialla. Difficile, anche con fermo immagine, valutare e confermare l’effettiva regolarità della manovra del tedesco. Ben più chiara la seconda azione dubbia di Vettel, stavolta ai danni della Sauber di Kamui Kobayashi. A differenza di quanto fatto con de la Rosa, il pilota Red Bull supera il giapponese in piena zona gialla, all’ingresso del tratto regolare, con bandiera verde. Si vede chiaramente lampeggiare la luce gialla, si vede la spia di avviso nel volante accesa.

La situazione più discussa e presa in considerazione è quella del sorpasso ai danni della Toro Rosso di Vergne. In questo caso poi subentrano ulteriori dubbi sull’atteggiamento estremamente passivo e arrendevole dei piloti del team “cugino” della Red Bull. Vettel supera Vergne in zona di bandiera gialla e parecchi metri prima di incrociare il segnale verde. In questo caso, e a fermo immagine o manovra rallentata, alcuni hanno fatto notare la presenza di un commissario con bandiera verde in mano sulla destra del tracciato (darebbe ragione a Vettel). Altri hanno invece tirato in ballo l’importanza dei segnali elettronici, attivati direttamente dai vertici FIA impegnati nella valutazione dei vari momenti della corsa. Anche nel caso di Vergne, le spie luminose gialle presenti sul volante del tedesco risultano accese, a conferma del divieto assoluto di sorpasso alla frenata della “esse” Senna. All’ingresso della curva 3 la situazione è sempre di “caution period”. La manovra incriminata arriva sul rettifilo che porta alla curva 4 con Vettel che supera Vergne prima di raggiungere il pannello verde acceso sulla sinistra e con spie gialle del volante attivate. Quindi in zona di divieto di sorpasso.

A una prima lettura dei fatti possiamo dire di trovarci dinanzi a una manovra rischiosa ma regolare, quella ai danni di De la Rosa, e due molto dubbie, sicuramente al limite: quelli su Kobayashi e Vergne. Due rischi corsi dal tedesco in modo totalmente gratuito, soprattutto quello ai danni di Vergne. Perché rischiare tre azioni simili, nella gara più importante dell’anno e con più di mezzo titolo in tasca? Irregolari o meno, questi sorpassi giocano sicuramente a sfavore di Sebastian Vettel, pilota bravissimo, talento unico, ma ancora vittima di improvvisi e importanti colpi di testa da pressione. In caso di sorpasso con bandiera gialla, Vettel avrebbe dovuto scontare un drive through, ovvero un passaggio a velocità ridotta dai box. Cosa che sicuramente avrebbe aiutato Fernando Alonso. A gara conclusa invece la penalità inflitta a Vettel sarebbe di 20” con una retrocessione all’ottavo posto. Per questo in tanti chiedono alla Ferrari di fare ricorso e spingere il suo pilota verso il terzo titolo mondiale. La Rossa, da parte sua, ha detto di non voler impugnare i risultati della gara. Questo fino a ieri. Un’analisi più approfondita dei fatti potrebbe anche far cambiare idea agli uomini in rosso. A voler far rispettare le leggi è Fernando Alonso con quel twitt che non lascia spazio a interpretazioni. E potrebbe essere la FIA, autorizzata a intervenire d’ufficio, anche senza denuncia dei team, per fare chiarezza.

La Ferrari interverrà solo se sicura di vincere. Difficile digerire un ulteriore schiaffo. La FIA, a differenza del mondo del calcio, può intervenire direttamente sul risultato di una gara e la Ferrari ha tempo fino a venerdì per riunire tecnici e avvocati. Anche in Red Bull si tende a non mostrare visi pallidi e preoccupati. Il team continua nel suo festeggiamento per il terzo iride di Vettel e pensa al futuro. Alla Ferrari la possibilità di mantenere, per poco, aperto il mondiale.n

PATO VICINO AL RINNOVO

MILANO - Il futuro di Pato al Milan sembra essere meno in discussione dopo l'incontro avvenuto oggi tra l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, e il procuratore del Papero, Gilmar Veloz. I due si sono incontrati nella sede rossonera di Via Turati e sembra essere tornato il sereno fra le parti: Pato dovrebbe restare al Milan dopo aver chiesto qualche garanzia in più al club.