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martedì 18 settembre 2012

CHAMPIONS PIÚ RICCA,MENOMALE CHE C'É LA CRISI

I puristi del calcio, giocato ma anche visto, diranno: "Finalmente si fa sul serio". E' così.

I puristi del calcio diranno: "Finalmente si fa sul serio". Le prime giornate dei vari campionati europei sono serviti a scaldare i motori, a provare gli schemi: ora però arrivano le partite che contano, arriva la Champions League. La "Coppa dalle grandi orecchie" è da sempre il trofeo più ambito ma nelle ultime annate ha definitivamente preso il primo gradino di un virtuale podio calcistico. E questo anche e soprattutto per il giro d'affari che genera: tanto per avere un'idea, sapete quanto ha stanziato l'Uefa quest'anno per la Champions? Ben 910 milioni di euro, addirittura 150 milioni in più rispetto allo scorso anno.

Eh sì, solamente il fatto di trovarsi a giocare la fase a gironi , ogni squadra partecipante incamera 8,6 milioni di euro, un balzo di 1,5 rispetto a ciò che si percepiva nel 2010/11. Ecco perché il rigore calciato malamente da Maicosuel contro lo Sporting Braga non è stato preso benissimo in casa-Udinese.

Eliminata la compagine di Guidolin, l'Italia si presenta sul palcoscenico più importante con due squadre solamente: a Juventus e Milan l'arduo compito di cercare il successo numero 13. L'Italia infatti è seconda nella speciale classifica dei vincitori, al pari dell'Ingilterra e dietro solamente alla Spagna, che è appunto a quota 13 successi con i propri club.

Le quote dei bookmakers per la verità non sono molto ottimistiche nei confronti di Vecchia Signora e Diavolo: se i bianconeri, sulla scia della grande stagione scorsa conclusa con lo scudetto, sono dati tra i 16,00 e i 18,00 i rossoneri invece sono in decima posizione nella classifica di gradimento con un modesto 30,00. Niente a che vedere con il 3,5 che pagherebbe una vittoria finale del Barcellona o il 5,00 del Real Madrid.

E allora forse è meglio rimanere con i piedi per terra: dopotutto anche il semplice (tra virgolette) passaggio del turno nella fase a gironi presuppone un bel gruzzoletto di milioni nelle casse della società interessata. Ben 3,5 che diventano 3,9 per il passaggio ai quarti di finale. Alle semifinaliste andranno 4,9 milioni, mentre chi perderà la finale di Wembley si potrà consolare con la modica cifra di 6,5 milioni. Chi invece il prossimo 25 maggio diventerà campione d'Europa si beccherà 10,5 milioni. Se contiamo i cosiddetti 'market pool' , 409,6 milioni di euro ripartiti tra le varie squadre in maniera proporzionale agli investimenti delle rispettive tv di ogni Paese, la vincitrice della Coppa potrebbe arrivare a ricevere circa 60 milioni di euro. Alla faccia della crisi...

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