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sabato 8 settembre 2012

LA WILLIAMS È DI UN ALTRO PIANETA. ERRANI ANNIENTATA

Serena supera in due comodi set la romagnola e vola così in finale dello US Open: 6-1, 6-1 in un'ora e quattro minuti il punteggio e la durata finale. Per la Williams in finale ci sarà Victoria Azarenka

La definizione migliore la trova in telecronaca Jacopo Lo Monaco: “Se fosse boxe, questa sfida nemmeno si giocherebbe”. Si racchiude tutto qui il senso di una partita che partita non è stata: Serena Williams è un supermassimo mentre Sara Errani è un peso piuma. Poste queste considerazioni inziali, per giunta già sottolineate da molti anche alla vigilia, l’aggravante per le sorti della malcapitata Errani è assolutamente incisiva nella storia del match: dall’altra parte della rete c’è infatti una Serena Williams concentrata, attenta e con nessunissima voglia di prolungare oltre il necessario una partita che esiste solo per i tabelloni.

Sì perché l’unica potenziale chiave di svolta che avrebbe dato qualche chance alla tennista romagnola, sarebbe stato ritrovarsi davanti una Serena distratta e in giornata no. Non è stato così e il punteggio sta lì’a confermarlo: 6-1, 6-2 in un’ora e quattro minuti.

La Williams domina come detto fin dal primo scambio, terminando in 28 minuti un primo set con statistiche al limite dell’imbarazzante: sei giochi a uno e diciotto vincenti. E se ogni game è fatto da 4 punti… Dall’altra parte c’è un’Errani che fin dai primi scambi capisce l’”andazzo” e, senza nemmeno troppo crederci, si “arrende”, se così possiamo definire il match, a un destino già scritto.

Per la romagnola resta comunque la consapevolezza di aver giocato ancora una volta un ottimo slam e, insieme a quello, i preziosi punti WTA che a dicembre potrebbero consegnarle l’accesso ai Championship di Istanbul. Per la Williams, invece, la sempre più diffusa opinione che un algido computer crea classifiche a volte ben poco credibili. L’Azarenka è avvisata...

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