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martedì 6 novembre 2012

DJOKOVIC NON SI FERMA PIÙ,SCHIACCIATO L ' OTTIMO TSONGA

Il neo numero 1 al mondo supera il francese con il punteggio di 7-6, 6-3 volando così in testa al gruppo A insieme a Andy Murray (nel pomeriggio vittorioso in 3 set su Berdych). Impressionante forma fisica di Djokovic che nel primo set riesce ad arginare uno Tsonga improvvisamente ritrovato

Doveva essere il girone della morte questo gruppo A. Al termine della prima giornata delle ATP Finals di Londra, invece, la fisionomia è già ben delineata. Per un Murray infatti che nel pomeriggio si è liberato della pratica Berdych, ad impressionare in serata è il neo numero 1 al mondo Novak Djokovic che, senza troppo complimenti, mette ko in due set un Jo-Wilfried Tsonga improvvisamente ritrovatosi.

SORPRESA - Se il francese per tutto il 2012 ha fondamentalmente deluso, prendendo “schiaffi” a destra e a manca e presentandosi stasera con un parziale di 12 sconfitte/1 vittoria contro i top 10, Tsonga ritrova nel primo set quella capacità di giocare alla pari contro (quasi) tutti che esattamente 360 giorni gli aveva permesso proprio su questi terreni di raggiungere la finale contro Roger Federer.

QUALITA' SOPRAFFINA - Profondo, violento, in ritmo, con tocco, ottimo al servizio, con la giusta concentrazione e capace di fare gara alla pari anche in difesa, il francese contribuisce con Djokovic a regalare un’ora e otto minuti di tennis di strepitosa qualità al pubblico della 02 Arena di Londra. Tsonga, infatti, non concede assolutamente nulla a un Djokovic decisamente riposato e in palla che, anzi, è costretto ad annullare ben 3 palle break prima di approdare al tie-break decisivo. Lì la gara diventa ulteriormente di nervi e a vincerla, guarda caso, è Djokovic a cui bastano due piccole – quasi impercettibili – imperfezioni di Tsonga. Sette punti a quattro e il primo set è in cassaforte.

LA PERFEZIONE NON BASTA - La partita per Tsonga cambia… e non potrebbe essere altrimenti. Aver giocato probabilmente il miglior set del 2012 ed esserne uscito sconfitto senza aver nemmeno concesso una palla break, è un colpo psicologico a cui il francese paga ulteriormente dazio subito in avvio di secondo. Tsonga infatti, in un solo game, concede più gratuiti (3) che in tutto il primo set e il rullo compressore “made in Belgrado” non esita a gettarsi sul malcapitato francese: break e gara di rimonta che per Tsonga si fa impraticabile.

INGIOCABILE AL SERVIZIO - Djokovic sembra infatti ben poco predisposto a rimanere in campo più del dovuto e, dallo 0-30 cui va sotto nel game immediatamente successivo, infila sui propri turni di servizio un parziale di 16 punti a 0 che raccontano meglio di qualsiasi parola l’andamento della partita. Tsonga, sul 3-5, alza definitivamente bandiera bianca di fronte a un giocatore troppo in palla per essere rimontato e cede così per la quinta volta in stagione alla legge del serbo.

PRONOSTICO RISPETTATO - Il gruppo A trova così sin dalla sua prima giornata i padroni che alla vigilia tutti segnalavano come tali. Spesso tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… ma trattandosi della Manica, in fondo, bastano due bracciate.

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