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lunedì 5 novembre 2012

ALLEGRI:"MILAN IN FORMA,MA ATTENTI AL MALGA"

L'allenatore rossonero parla alla vigilia della partita di Champions League contro gli spagnoli. "Per vincere il girone potrebbero non bastare tre vittorie - avverte Allegri - Ora pensiamo alla qualificazione, ma con una vittoria domani la classifica potrebbe rimettersi a posto. E attenzione al Malaga, loro sono quasi passati..."

"Il Malaga in questo momento ha molte possibilità di passare, ma è tutto molto aperto nel girone. Loro sono una squadra con grande qualità tecniche, l'hanno dimostrato anche all'andata: dobbiamo migliorare la fase offensiva rispetto a quanto e' successo due settimane fa".

Massimiliano Allegri scalda i motori del suo Milan in vista della sfida di ritorno con il Malaga, che i rossoneri approcceranno con maggior ottimismo dopo la bella affermazione di sabato contro il Chievo. "E' stata una vittoria importante - spiega il tecnico del Milan in conferenza stampa - soprattutto per rimanere agganciati alle squadra che lottano per il quarto-quinto posto, ma bisogna rimanere con il giusto equilibrio perché abbiamo ancora molto da lavorare. Molti giocatori devono ancora crescere, non eravamo una squadra da quart'ultimo posto prima e non siamo da primo posto ora".

Così come in campionato, anche in Champions i rossoneri potrebbero 'rinascere'. "Per vincere il girone potrebbero non bastare tre vittorie - avverte Allegri - Ora pensiamo alla qualificazione, ma con una vittoria domani la classifica potrebbe rimettersi a posto. E' un Milan che sta bene fisicamente e sta acquistando fiducia: giocare a San Siro non è facile, bisogna abituarsi e i nuovi lo stanno facendo, dimostrando le loro qualità. Stiamo facendo una corsa ad handicap, ma la vittoria di sabato ci aiuta a rimanere attaccati all'obiettivo minimo che è l'Europa League. Non mi fido del Malaga, anche se ha perso con il Rayo Vallecano: non possono aver perso certe qualità in una settimana, per di più giocare a San Siro aiuta a trovare stimoli".

Allegri svela poi 'pezzi' di formazione: "A sinistra ci sarà Constant, a destra Abate, in mezzo dovrò scegliere i centrali e chi affiancare a Montolivo tra De Jong e Ambrosini. Anche in attacco, i soliti dubbi per quei due-tre ruoli. Il modulo? Mi aveva convinto anche nelle partite precedenti, ma senza cambi a disposizione le partite vanno lette anche in un altro modo, partendo in un modo inverso a quello più consono alla squadra. Con la difesa a tre, a Malaga, però non avevamo fatto male. In una stessa partita si possono usare diversi sistemi di gioco".

Il mister rossonero, poi, dice di aspettarsi tanto "da tutti, non solo da Boateng, Robinho e Pato: questi tre, di certo, sono giocatori di alto livello per qualità fisiche e tecniche. Questa squadra ha una buona base per tornare ad essere competitivo sin dal prossimo anno, il percorso è lungo ma i giovani sono validi e anche i più 'vecchi' hanno 27-28 anni. Le squadre non si costruiscono in due mesi".

Se Berlusconi e Galliani hanno vinto tutto "andando a prendere i giocatori migliori che c'erano nel mondo", quest'anno Allegri ricorda che "siamo ripartiti da zero, giustamente, per il rispetto del Paese e per i conti del Milan. Siamo ripartiti dai giovani, dimostrando che i giocatori buoni ci sono anche in Italia. Noi abbiamo El Shaarawy e De Sciglio. Bojan può giocare prima punta, ha una scuola importante dietro, non lo scopro di certo io". In un momento così delicato, servirebbe il calore dei tifosi: "Riempire San Siro non è facile, spero possa accadere domani ma credo che con il passare del tempo i tifosi torneranno ad apprezzare la squadra. Sono abbastanza testone, quando le cose non mi riescono mi arrabbio molto con me stesso. Sapevo che il gruppo aveva bisogno di un po' di tempo, servivano risultati e un po' di fortuna che non arrivavano: abbiamo perso partite incredibili".

Ora la china si può risalire, senza però voli pindarici: "Dobbiamo restare con i piedi per terra, ho una buona rosa a disposizione per girare i giocatori ogni tre giorni. Sono contento di quanto stanno facendo i ragazzi, anche se abbiamo raccolto poco e ci manca ancora molto. La società ha avuto il coraggio di ripartire da zero, è una sfida difficile e per questo ancora più bella da vincere. Alla fine di quest'anno il Milan avrà una squadra competitiva, ne sono certo".

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